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Quando apri un rapporto bancario, che sia un conto corrente oppure una carta prepagata, trovi sicuramente le voci saldo disponibile e saldo contabile.
Li trovi indicati nell’app o su piattaforma web ufficiale quando entri nella tua area privata. Vengono sempre indicati tutti e due i saldi e, spesso e volentieri, gli importi indicati non coincidono.
Cerchiamo di capire il significato di questi termini e le caratteristiche che li differenziano l’uno dall’altro, anche perchè operano in modo diverso e quindi, per non commettere errori di valutazione, è necessario conoscere le logiche che li fanno divergere.
Di seguito ci sono una serie di informazioni sul saldo contabile e sul saldo disponibile, e un’analisi approfondita sulle principali differenze da digerire quando si tengono d’occhio le proprie finanze.
Che cos’è il saldo contabile
Si definisce saldo contabile di un conto corrente la somma algebrica (quindi sia positiva che negativa) tra le entrate e le uscite, ovvero accrediti e addebiti (che avranno il segno -). La somma algebrica, ovviamente, è riferita ad una certa data.
Ci sono, infatti, molteplici operazioni che non vengono registrate sul conto immediatamente, come il versamento di assegni, i bonifici, alcune spese e via dicendo. Ci vogliono sempre 24-48 ore prima di vedere una spesa o un accredito contabilizzati, ovvero conteggiati in modo definitivo sulla cronologia dei movimenti.
Che cos’è il saldo disponibile
Il saldo disponibile rappresenta la liquidità che è presente sul conto, ovvero l’importo realmente utilizzabile. Viene anche definito, più in gergo, saldo liquido.
Il saldo disponibile tiene conto di tutte quelle operazioni non ancora registrate (pagamenti avvenuti poco prima, bonifici ecc.) ma anche del FIDO per cassa concesso dall’istituto di credito, con il quale il cliente può ottenere una determinata somma di denaro in prestito e andare in rosso sul conto fino a un certo livello deciso dalla banca.
Saldo contabile e saldo disponibile: differenza e come gestirli
Da quanto detto fin qui, si evince che sia abbastanza normale che i due saldi possono non coincidano sul conto. In mancanza di operazioni, i due possono eguagliarsi nel giro di 2 giorni circa (non considerando eventuali fidi).
Un suggerimento molto utile, per non rischiare di andare in rosso sul conto, è quello di tenere d’occhio il saldo liquido, perchè è quello che ci indica davvero l’importo che possiamo utilizzare in quel preciso momento.
Il saldo disponibile, in sostanza, è quello che ci dice quanto possiamo spendere.
Data contabile, data disponibile e data di valuta
Così come per i tipi di saldo indicati dal conto corrente, è utile per le proprie finanze, conoscere anche il significato e le differenze tra le varie date.
La data contabile si abbina al saldo contabile, come concetto: è il giorno in cui la banca registra l’operazione, di entrata o di uscita che sia.
La data disponibile è invece il giorno nel quale avviene il trasferimento di denaro (come, ad esempio, nei bonifici).
La data disponibile può essere identica o successiva alla data contabile.
La valuta, o data di valuta, infine, indica quando avviene il congelamento della transazione, ovvero quando, ad esempio, il denaro inizia a produrre interessi sul conto.
Di solito è successiva alla data contabile.