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Carta di credito, di debito, prepagate, Bancomat: tutti questi termini sono divenuti ormai di uso comune, entrando nelle nostre vite, ad oggi, addirittura prima della maggiore età.
Ma siamo in grado di capire nel dettaglio quali sono tutte le differenze tra le numerose carte che riempiono il nostro portafogli, classico o virtuale che sia?
Il bancomat: cos’è
Innanzitutto va specificato che erroneamente da decenni diciamo tutti Bancomat per indicare la nostra carta di debito, rilasciata praticamente in automatico da tutti gli Istituti di Credito quando apriamo un conto corrente.
E quindi che differenza c’è tra bancomat e carta di debito? Il Bancomat è uno dei circuiti italiani di prelievo da ATM, e non la carta che usiamo per prelevare!
Cosa cambia tra bancomat e carta di credito
Partiamo stilando le divergenze principali tra i due metodi di pagamento che utilizziamo già da svariati anni: carta di debito e carta di credito.
Sono in entrambi i casi delle carte di pagamento, ovvero uno strumento che viene utilizzato al posto dei contanti sia negli store fisici che su quelli online.
Ma come capire se è una carta di credito o un bancomat? Fisicamente, sono molto simili.
In genere è indicata la dicitura credit o debit sulla parte frontale della carta.
Ma l’enorme differenza si cela dietro al loro utilizzo: con la carta di debito possiamo emettere bonifici e fare versamenti sul conto, mentre con la carta di credito no.
Entrambe ci permettono di prelevare denaro presso gli sportelli ATM dall’Italia, mentre dall’estero il circuito deve essere necessariamente Visa o Mastercard, tipici delle carte di credito.
Entrambe ci permettono, infine, di pagare nei negozi. Sia tramite POS (contactless o meno) sia su Internet. Ultima e comodissima novità, anche tramite cellulare, con il Wallet digitale presente sia per iPhone che per Smartphone.
La cosa importante, invece, che accomuna questi due metodi di pagamento è la presenza di un conto corrente collegato ad essi.
Quando si usa la carta di credito
La carta di credito ci permette di acquistare oggi, per pagare domani. O meglio, l’esercente riceve la cifra pattuita quasi immediatamente, mentre noi vedremo diminuire il saldo sul nostro conto corrente nel mese successivo.
Quindi, noi oggi paghiamo una cifra che non necessariamente è presente sul nostro conto.
Dovrà esserlo, però, il mese successivo, al momento del prelievo del denaro da parte dell’Istituto di Credito che, nel mese precedente, ci ha letteralmente prestato dei soldi.
Questa particolarità rappresenta sia la croce che la delizia delle carte di credito.
Comodo tenersi i soldi sul conto o comprare qualcosa che oggi non ci potremmo permettere, ma pericoloso rischiare di non averli in un secondo momento.
Stesso discorso vale per i prelievi: posso richiedere una cifra (ovviamente entro certi limiti pattuiti con la banca all’emissione della carta) che non è fisicamente disponibile sul mio conto, ma poi la dovrò restituire!
A cosa serve la carta di debito
La carta di debito, invece, rappresenta dei veri e propri contanti. I soldi, dunque, verranno decurtati immediatamente dal saldo e, se non ci sono, l’operazione non andrà a buon fine.
E’ un buon metodo per non girare con troppi contanti nel portafoglio, ma non ci mette a rischio di andare ‘in rosso’. Anche i prelievi funzionano allo stesso modo: devono necessariamente esserci i fondi disponibili. La banca non ci presta nulla e nulla sarà dovuto un domani.
Differenza tra carta di debito e carta prepagata
Oltre a carte di debito e di credito troviamo da qualche anno anche le carte prepagate, che permettono di prelevare o pagare attingendo dall’importo caricato in precedenza sulla carta stessa. Un sicurezza ulteriore rispetto alla carta di debito: non corri il rischio di spendere più di quello che hai; oltretutto in caso di frode la perdita sarà limitata ai fondi già versati.
Per ottenere una carta prepagata, inoltre, non è necessario aprire un conto corrente e per questo è un metodo di pagamento largamente diffuso tra i giovani.
Va sottolineato che alcune carte prepagate hanno un codice IBAN (International Bank Account Number). Con esso si sfrutteranno le comodità di un conto senza averlo veramente. Si potranno quindi inviare e ricevere bonifici, pagare le bollette o accreditare lo stipendio.
Scegliere la soluzione migliore
Non è semplice decidere quale sia il metodo di pagamento migliore poichè esso varia in base alle abitudini e anche alle esigenze che ognuno di noi ha.
Ad esempio, se si pensa di prelevare spesso agli sportelli, forse la carta di debito è la soluzione migliore, se invece si preferisce maggiore comodità e pochi pensieri, meglio optare per una carta prepagata. Se abbiamo fiducia in noi stessi e non temiamo di sforare il saldo sul conto, la carta di credito farà al caso nostro.
Ovviamente, l’una non esclude l’altra: si possono avere tutte e tre e usarle al momento del bisogno.