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Con il diffondersi delle tecnologie di pagamento contactless e NFC aumenta il rischio di subire furti di dati o un uso non autorizzato delle carte. Un portafoglio schermato è la soluzione più immediata per mettersi al riparo da questo rischio: grazie a una speciale pellicola isolante, impedisce il collegamento tra la carta e il lettore POS.
Come funzionano i portafogli schermati
Come è noto, per pagare con le carte contactless non è necessario digitare il codice PIN per autorizzare le spese fino a 25 euro. Inoltre, collegando le proprie carte di pagamento ai wallet digitali, si può pagare avvicinando lo smartphone al lettore, senza dover usare fisicamente la carta. Se da un lato questi sistemi semplificano i pagamenti, dall’altro lato è più alto il rischio di subire truffe e furti.
In teoria, un malintenzionato potrebbe addebitare le carte semplicemente avvicinando un lettore POS portatile al portafoglio. Esistono poi dei sistemi avanzati che permettono di clonare le informazioni di pagamento della carta sfruttando la tecnologia NFC. Per scongiurare il rischio di addebiti non autorizzati e furti di dati, scegliere un portafoglio anti RFID (portafoglio anti clonazione) è il sistema migliore.
Nella struttura del portafoglio è inserita una pellicola che crea una barriera tra la carta e l’esterno e blocca i segnali radio che permettono il collegamento con i lettori. Il sistema di schermatura non solo tutela dal rischio di addebiti non autorizzati delle carte prepagate e delle carte di credito, ma impedisce anche il furto di dati da documenti personali digitalizzati come passaporti e carte d’identità.
La struttura del portafoglio (ma la stessa soluzione viene adottata per le tasche di alcuni zaini e per alcuni modelli di cover per cellulari) crea quella che prende il nome di “gabbia di Faraday”: uno spazio circoscritto all’interno del quale determinati segnali radio sono disabilitati.
Perché scegliere un portafoglio con protezione RFID
Un portafoglio schermato ha l’aspetto e le funzioni di un normale portafoglio. Al suo interno si possono conservare contanti, carte e documenti. L’unica differenza tra un normale portafoglio e uno schermato è nei materiali usati.
Lo strato di metallo inserito all’interno della struttura del portafoglio blocca le frequenze radio che vengono usate per il collegamento tra carte e lettore o che vengono usate per autorizzare il telefono cellulare a fare pagamenti con il sistema NFC. Questo significa che le carte sono isolate fin quando si trovano in tasca o in borsa. Per autorizzare un pagamento o per mostrare la propria identità è necessario che il titolare le tiri fuori e le usi consapevolmente.
I migliori portafogli schermati
In commercio si trovano decine di modelli di portafogli schermati, dai più minimal ai più elaborati. I prezzi partono da circa 10 euro per i modelli essenziali, che permettono di portare con sé le principali carte e alcune banconote, fino ad arrivare ai circa 80 euro dei portafogli più completi, con scomparti dedicati alle banconote, tasche per le monete e spazio a sufficienza per conservare carte prepagate e di credito, tessere fedeltà, documenti, biglietti, ecc.
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